Con migliaia di brani caricati ogni giorno su Spotify gli artisti fanno sempre più fatica a trovare mezzi con cui fare arrivare la propria musica ad un nuovo pubblico. Si sa, su Spotify le playlist possono essere un ottimo modo per farsi scopire da nuovi ascoltatori ma non tutte le playlist sono uguali. Molto spesso gli artisti presi dal desiderio di vedere i propri ascolti decollare comprano piazzamenti in playlist non ufficiali, cioè create da persone che non in alcun modo associate a Spotify.
Con il tempo queste playlist sono diventate un ottimo modo di guadagnare per chi le crea, un pozzo nero su cui comprare follower, utilizzare bot e manipolare il più possibile i numeri al fine di apparire come un mezzo importante di promozione.
Quindi le playlist sono un buon mezzo di promozione oppure no? Dipende, facciamo chiarezza. Esistono 3 tipi di playlist:
- playlist UGC: generate dagli utenti di Spotify, chiunque può generarne una
- playlist algoritmiche: generate dall'algoritmo di Spotify
- playlist editoriali ufficiali: generate e mantenute dagli editor di Spotify
Sono le prime ad essere sfruttate dai furbetti di cui sopra, sono quelle con decine (se non centinaia) di migliaia di follower che nella descrizione hanno i riferimenti ad un account instagram/gmail dove averrà l'acquisto dell'ingresso (ovviamente violando i termini di Spotify). Oltre che non servire a nulla in termini di costruzione di fanbase perché non c'è nessun pubblico ad ascoltarle sono dannose per l'artista sotto diversi punti di vista, dalla possibilità di vedere il proprio brano rimosso da Spotify, a sfalsare tutti i collegamenti con brani e artisti simili che l'artista può sfruttare per ottenere gratuitamente visiblità aggiuntiva per la propria musica.
Le altre due categorie di playlist sono invece quelle a cui puntare, in questo articolo ci concentreremo sulla terza categoria, le playlist ufficiali editoriali di Spotify, e dell'unico mezzo per poterci entrare, il pitch su Spotify for Artists.
Pitch di Spotify, che cos'è?
Il pitch di Spotify è la procedura con cui un artista va a proporre il suo brano per l'inserimento nelle playlist editoriali di Spotify. Consiste nella compilazione di alcuni dati che servono alla piattaforma per categorizzare correttamente il tuo brano e proporlo all'editor giusto in Spotify. La procedura è guidata e viene fatta direttamente dal proprio account Spotify for Artists; una volta completata consentirà all'artista di avere una possibilità di ascolto da parte del team di Spotify che potrà valutare se includere il suo brano in una delle proprie playlist.
Quando si può fare il Pitch su Spotify?
Ad ogni uscita, che sia un singolo o un album (in questo caso dovrai scegliere un solo brano che potrà essere presentato, scegli quello che secondo te può essere usato come cavallo di battaglia o comunque che ti rappresenti meglio). A livello di tempistiche ti consigliamo di farlo con almeno 2 settimane di anticipo rispetto l'uscita, se riesci anche 4. Sappiamo che una volta che avrai il brano finito in mano avrai l'urgenza di farlo uscire ma ragiona in ottica di massimizzare i risultati, non farti prendere dalla fretta.
Come si fa il Pitch a Spotify?
Prima di tutto devi avere un account Spotify for Artists, in questo modo avrai un profilo artista verificato su Spotify e sarai in grado di gestire tutte le tue informazioni come bio, foto, copertina, link ai social ecc...
A questo punto la procedura è semplicissima:
- vai sul sito di Spotify for Artists
- dal menù di sinistra seleziona Musica
- seleziona poi la voce In arrivo
A questo punto troverai la tua uscita e potrai cliccare su "Proponi".
Compila accuratamente tutte le voci:
- genere
- cultura di riferimento
- mood
- stile del brano
- lingua dei testi
- strumenti
- cover/brano originale
- strumentale/con testo
- live/studio
- zona geografica di provenienza
Consigli su questi "tag"
Dedica il tempo che serve e non compilare questi campi frettolosamente, perché questi determineranno già una prima scrematura da parte dei curatori di Spotify che potranno utilizzare queste info come se fossero dei tag per filtrare e ricercare dei brani in uscita a seconda di specifiche caratteristiche. Ad esempio se indichi che il brano è Triste un editor che sta cercando quel mood potreste ascoltarlo e scartarlo non perché non bello ma perché non gli sembra appropriato. Anche se hai a disposizione fino a 3 mood se il brano si presta ad 1 solo meglio metterne uno solo. Cerca di essere preciso. Inoltre i dati che indichi vanno ad arricchire quelli già a disposizione di Spotify, categorizzare male il tuo brano può creare problemi nel momento in cui gli algoritmi tentano di associarti ad altri artisti/brani.
Il cuore del pitch: la descrizione
Qui è dove devi "vendere bene" il tuo brano, non c'è una formula precisa e ognuno ha la sua ricetta per scriverla. Come si descrive un brano?
Ci sono vari elementi a cui si può attingere, noi ogni volta che facciamo un pitch ragioniamo sempre sulle caratteristiche più particolari del brano.
Cerchiamo di costruire una descrizione che possa da una parte far risaltare la ricerca artistica, dall'altra far apparire il brano come speciale.
Partendo dall'ascolto del brano ecco gli elementi che teniamo in considerazione:
- mood/atmosfera/suono: possiamo specificare meglio rispetto ai campi compilati prima, magari facendo dei riferimenti culturali, ad esempio l'ultimo brano che abbiamo pitchato aveva un'atmosfera malinconica e un suono vintage e abbiamo fatto riferimento a Stranger Things
- testo: utilizziamo un frammento all'interno della descrizione per dare una preview prima ancora dell'ascolto
- contesto/storia: in che momento è stato scritto il brano/quali sensazioni vuole trasmettere l'artista e di conseguenza in che stato emotivo potrebbe ritrovarsi l'ascoltatore dopo averlo ascoltato
- playlist di riferimento: in quali playlist editoriali di Spotify immagineremmo possa essere apprezzato al meglio il brano
- eventi importanti collegati all'uscita: dalle campagne di promozione programmate a concerti rilevanti, passando per un release party
Conclusioni
Prendi come abitudine di fare il pitch a Spotify per ogni release, anche se il tuo brano non verrà inserito in nessuna playlist vale la pena fornire dati aggiuntivi a Spotify e dimostrare che ti prendi del tempo per farlo ogni volta. Sebbene non sia facile, abbiamo visto artisti che partivano da 0, senza etichetta, e in maniera totalmente autonoma riuscire a garantirsi un posto in diverse playlist editoriali, non hanno fatto milioni di stream e non sono diventati famosi ma hanno comunque raggiunto un risultato che verrà sicuramente tenuto in considerazione dagli editor e dai curatori per il futuro.
Non farlo significa semplicemente perdere un'occasione importante per espandere il tuo pubblico, inoltre facendo il pitch almeno una settimana prima ti assicuri che i follower del profilo si vedano inserire il tuo nuovo brano nella propria Release Radar, e non è poco!
Non sei sicuro di come compilare al meglio il tuo pitch e vorresti che ce ne occupassimo noi per te? Dai un'occhiata alle nostre consulenze!
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